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dic

Natale 2017

Lettera del Direttore al personale di Casa Rachele

 

 

 

Cari Colleghi,
il Santo Natale è ormai alle porte e da giorni, presso la nostra Casa, si respira un piacevole clima di festa che accende i sorrisi e riscalda i cuori.
Questo è per me il ventesimo Natale che passo in compagnia della grande famiglia di Casa Rachele: vent’anni sono passati dall’apertura della nostra Casa, eppure ogni Natale continua ad entusiasmarmi come se fosse il primo. Nel corso di questi dodici mesi abbiamo festeggiato in più occasioni l’importante ricorrenza dei nostri primi vent’anni di apertura, nonostante ciò, a pensarci, mi sembra solo ieri che festeggiavo con i primi Ospiti e i primi Operatori il nostro primo Natale a Casa Rachele.
Che cosa buffa è il tempo! A volte sembra scivolare via senza che ce ne rendiamo conto. Invece il tempo scorre, e nel suo fluire lascia tracce palesi. Mi guardo allo specchio e evidentemente non sono lo stesso di vent’anni fa. Mi guardo intorno e vedo quante cose sono cambiate: alcune persone se ne sono andate, altre sono arrivate, siamo cresciuti di numero e abbiamo imparato a conoscerci meglio. Anche la nostra Casa è cambiata: è stata ampliata e ammodernata per garantire ai nostri Cari Ospiti la migliore assistenza possibile.
L’innovazione costante ci ha permesso negli anni di incrementare, giorno dopo giorno, la qualità della nostra assistenza, che si traduce in un ambiente sempre più accogliente per i nostri Cari Ospiti. L’ultima miglioria apportata alla nostra struttura si è concretizzata nell’istallazione di un impianto fotovoltaico e solare termico che permettono di sfruttare al meglio l’energia del sole. Inoltre abbiamo in serbo altri miglioramenti: l’imminente rinnovo dell’attrezzatura della cucina, nonché l’acquisto di letti elettrici per tutti i nostri Cari Ospiti.
Tuttavia, tutti questi miglioramenti sarebbero vani senza il Vostro prezioso e quotidiano contributo. La tecnologia rappresenta certamente un valido supporto per il Vostro operato, ma il vero motore di questa Casa, ciò che ha permesso alla struttura di crescere e di compiere i suoi primi vent’anni, siete Voi, con la Vostra umanità e il Vostro tempo.
Il tempo, eccolo tornare protagonista di queste poche righe. Il tempo che ogni giorno dedicate ai nostri Cari Ospiti, nello svolgimento delle mansioni che vi sono proprie. Il tempo per cambiare la biancheria sporca. Il tempo per somministrare le terapie. Il tempo passato in palestra. Il tempo per sbrigare le pratiche amministrative. Il tempo per preparare succulenti piatti. Il tempo per mantenere pulito e ordinato ogni angolo della struttura. Il tempo per fornire informazioni e spiegazioni a Ospiti e parenti. Il tempo di un sorriso, di una carezza, di una chiacchierata. Il tempo per rispondere ai bisogni di tutti, anche quando di tempo, ne sono consapevole, ce n’è davvero poco. Il tempo che sottraete alle Vostre famiglie. Il tempo che dedicate a questa Casa, al di fuori dell’orario di lavoro.
È il Vostro tempo che permette di mettere in atto, ogni giorno, la filosofia che da sempre contraddistingue la nostra Casa, così da essere
“una struttura che, con l’aiuto di tutti, mette l’anziano al primo posto”.
Una struttura che si prende cura dei nostri Cari Ospiti. Prendersi cura. Vedete, la differenza tra il curare e il prendersi cura può apparire sottile, in realtà è abissale. La lingua inglese è ancora più subdola: tra to cure e to care cambia solo una lettera, sembra ancora più facile scivolare dall’uno all’altro. È invece importante sottolineare come il curare si riferisca ad un corpo, ad una malattia, mentre il prendersi cura sia sempre nei confronti di una persona, considerata nella sua totalità, nel suo essere al contempo fisico, pensiero e sentimento.
C’è un’enorme differenza tra curare una persona e prendersene cura e l’ingrediente che più di ogni altro definisce questa differenza è il tempo: il tempo che, con amore e dedizione, donate ai nostri Cari Ospiti.
Tra curare una persona e prendersene cura è racchiuso tutto il senso del Natale: un significato che voi sapete rendere visibile e concreto ogni giorno nello svolgimento delle Vostre mansioni.
Permettetemi dunque di porgere ad ognuno di Voi e ai Vostri cari, i più sentiti auguri di un Santo Natale e un Felice Anno Nuovo, a nome mio, del Presidente, dei Consiglieri di Amministrazione della Fondazione R. Zitomirski e della Cooperativa Sociale Zivia.
Con i più cordiali saluti

IL DIRETTORE
firma dir
Mauro Vicenzi

 

2017 - vicenzi lettera personale

 

 

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